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TITOLO II

Dalam dokumen umberto 1. - QUT Digital Collections (Halaman 85-102)

162 CODICE PENALE

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LIBRO III.

454. Chiunque iiiendica in inodo ininaccioso, vessatorio O ~ipugnante, per circostanze di tempo, di luogo, di mezzo O di persona, è punito con l'arresto sino ad uii mese ; e, in cas0 di recidiva nello stesso reato, da uiio a sei inesi.

455. Il giudice pu6 orclinare che la pena del- l'arresto stabilita negli articoli precedenti sia scontata in uno dei modi preveduti nell'articolo 22.

456. Chiunque permette che una persona mi- nore dei quattordici anni, soggetta alla sua podestà O

affidata alla sua custodia O vigilanza, vada a inen- dicare O che altri se ne valga per mendicare, è pu- iiito con l'arresto sino a due mesi e con l'ammenda sino a lire trecento; e '1i

,

in caso di recidiva nello stesso reato, l'arresto è da due a quattro mesi.

CAPO VIII.

DEL DISTURBO DELLA QUIETE PUBBLICA E PRIYATA.

457. Cliiunque, niediante schiamazzi O clamori, abuso di campane O di altri strumenti, ovvero eser- citando professioni O mestieri rumorosi contro le disposizioni della legge O dei regolamenti, disturba le occupazioni O il riposo dei cittadini O i ritrovi pubblici, è punito con l'aminenda sino a lire trenta, che si pu6 estendere a lire cinquanta in caso di re- cidiva nello stesso reato.

Se il fatto sia commesso di notte, dopo le ore undici, l'ammenda è da lire venti a cinquanta, che, in cas0 di recidiva nello stesso reato, si pu6 esten- dere a lire cento.

TITOLO I

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Delle c~lak-avv. co?zcerlzentz l'oldfize pu661ico. 163

Se il fatto sia tale da produrre appreiisione ne1 pubblico, all'ammenda pub essere aggiunto l'arresto sino ad un mese.

458. Chiunque, pubblicaniente, per petulanza

O altro biasimevole motivo, molesta taluno O ne turba la quiete è punito con l'ammenda sino a lire cento O con l'arresto sino a quindjci giorni.

CAPO IX.

DELL' ABUS0 DELL' ALTRUI CRED.L~LITA.

459. Chiunque, in luogo pubblico O aperto al pubblico, cerca con qualsiasi impostura di abusare della credulità popolare, in modo che possa. recar pregiudizio altrui O turhare l'ordine pubblico, è pu- n i t ~ con l'arresto sino a quindici giorni; e sino ad un inese, in cas0 di recidiva nello stesso reato.

164 CODICE PENALE

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LIBRO III.

a6

1. Chiunque, senza licenza dell'Autorità com- petente, fabbrica O introduce nello Stato, ovvero smercia O pone in vendita armi insidiose, é punito coi1 l'arresto per un tempo non inferiore ai sei mesi e con la sospensione dall'esercizio della professione

O dell'arte.

46 2. Chiunque, sema licenza dell'Autorità conl- petente, fabbrica O -introduce nello Stato polveri pi- riche O altre materie esplodenti, è punito con l'ar- resto sino a tre mesi e con 1' ammenda sino a lire.

cinquecento.

463. Chiunque smercia O pone in vendita armi senqa ,licenza dell'Autorità competente, quando tale.

liceAza sia legalmente prescritta, è punito con l'ar- resto sino ad un mese e con l'ammenda da lire ciiiquanta a cinquecent o.

464. Chiunque, senza licenza deU'Autorità corn-.

petente, e fuori della propria abitazione O delle appar- tenenze di essa, porta armi per le quali occorra la li- cenza è punito con l'arresto sino ad un inese O con l'aminenda sino a lire duecento.

Il colpevole è punito con l'arresto:

1." sino a quattro mesi, se l'arma sia una pi- stola O una rivoltella;

2." da un mese ad un anno, se l'arma sia.

insidiosa.

46 5 . ~e pene stabilite nell' articolo precedente sono aumentate :

1." di un teïzo, se l'arma si porti in luogo ove sia adunanza O concorso di gente, O di notte in

TITOLO II

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Delle contravv. concernenti l'i9zcol~~mità pul>l>licn. 165

luogo abitato, O se il colpevole sia stato condannato per mendicità ;

2." cla un terzo alla nîetà, se il colpevole sia stato condannato per delitti contro l a persona O la proprietà, conlinessi con violeizza, ovvero per violeilza

O resistenza all'Autorità, O se trovisi sottoposto alla vigilanza speciale dell' Autoïità di pubblica sicurezza ; e si applica sempre la pena dell'arresto.

46 6. È punito con l'ammenda sino a lire cento chiunque, ancorchè provveduto della licenza di porto d'armi da sparo:

1." consegna O lascia portare una di tali armi carica a persona in età minore dei quattordici anni

O a qualsiasi persona che non sappia O non possa maneggiarla con discernimento ;

2." trascura di adoperare ilella custodia di dette armi le cautele valevoli a impedire che alcuna delle mentovate persone giunga a iriipossessarsene f,lcil- inente ;

3." porta un fucile carico iil luogo ove sia adunanza O concorso di gente.

46 7. Chiunque, senza licenza dell'hutorità com- petente, spara armi da fuoco O accende fuochi d'aiti- fizio O macchine esplodenti, ovvero fa altre esplo- sioni O accensioni pericolose O incornode, in un luogo abitato O nelle sue vicinanze, O lungo O in direzione di una puhblica via, è punito con l'am- menda sino a lire cinquanta; alla quale pub essere aggiunto, nei casi pib gravi, l'arresto sino a quin- dici giorni.

166 CODICE PENALE

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LIBRO III.

46s. Chiunque, clandestinamente O contro il divieto della legge O dell'Autorità competente, tiene in casa O in altro luogo un ammasso d'armi in numero non minore di venti, ovvero uno O più pezzi di artiglieria, O altre consimili macchine, ovvero materie esplodenti O infiammabili, pericolose per la loro qualità O quantità, è punito con l'arresto non inferiore ai tre mesi ; e, se le armi siano insi- diose, all'arresto pub essere aggiunta la sottoposi- zione alla vigilanza speciale dell' Autorità di pub- blica sicurezza.

4 6 9. Chiunque, senza licenza dell' Autorità cowpetente, trasporta da un luogo ad un altro pol- veri. piriche o altre materie esplodenti, in quan- tità superiore al bisogno proprio O ad un bisogno in- dustriale, ovvero senza le cautele prescritte dalla legge O dai regolamenti, è punito con l'arresto sino ad un mese O con l'ammenda sino a lire trecento.

470. Per gli effetti della legge penale si consi- derano armi insidiose:

1 .O gli stili, stiletti e pugnali di qualsiasi forma, e i coltelli acuminati, la cui lama sia fissa

O possa rendersi fissa con molla O altro congegno;

2." le armi da sparo, la cui cannamisurata internamente sia inferiore a centosettantun millimetri, le bombe e ogni macchina O involucro esplodente ;

3." le armi bianche O da sparo di qualsiasi misura, chiuse in bastoni, canne O mazze.

TITOLO u

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Delle contrnvv. concernenti I'incolumità l,ubOlicn. 167 CAPO II.

DELLA ROVINA E DELLE OMESSE RIPARAZIONI DI EDLFIZLI.

47 1. Chiunque abbia avuto parte ne1 disegno O

nella costruzione di un edifizio, se questo rovini per sua negligenza O imperizia, senza produrre peri- col0 per l'altrui sicurezza, è punito con l'ammenda non minore delle lire ceiito ; cui pub essere ag- giunta la sospensione dall'esercizio della profes- sione O dell'arte.

La disposizione del presente articolo è appli- cabile anche ne1 cas0 di rovina di ponti O di ar- mature per la costruzione O riparazione di fabbri- che O simili.

472. Quando un edifizio O un'altra costru- zione minacci, in tutto O in parte, ravina, con pericolo per l'altriii sicurezza, il proprietario O chi 10 rappresenta, ovvero chi sia altrimenti obbligato alla conservazione O alla vigilanza dell'edifizio O

della costruzione, che non provvede ai lavori ne- cessarii per rimuovere il pericolo, è punito con l'am- menda da lire dieci a cento; e sino a lire mille, se abbia trasgredito all'ingiunzione dell'Autorità corn- petente.

Ove si tratti di un edifizio O di uii'altra costrii- zione in tutto O in parte rovinati, chi, avendone l'obbligo, trascura di rimuovere, con riparazioni O con clualsiasi altro provvedimento, il pericolo per- sistente a cagione della rovina, è punito con l'am- menda da lire cinquanta a mille.

CODICE PENALE

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LlBRO III.

CAPO III.

DELLE CONTRAVVENZIONI CONCERNENTI SEGNALI E APPARECCHI DI PUBBLICO SERVIZIO.

473. Chiunque omette di collocare i segnali e ripari prescritti dai regolamenti, per iiiipedire peri- Coli derivanti da opere fatte O da oggetti lasciati in luogo di pubblico transito, è punito con l'ammenda sino a lire trecento ; alla quale pub essere aggiunto, nei casi più gravi, l'arresto sino a dodici giorni.

Chi arbitrariamente rimuove i segnali sud- detti è punit0 con l'ammenda da lire cinquanta a cipquecento; alla quale pu6 essere aggiunto l'arresto sino a venti giorni. .a

474. Cliiunque arbitrariamente spegne i fanali che servono alla pubblica illuminazione, ovvero ri- niuove apparecchi o segnali diversi da quelli indicati nell' articolo precedente e destinati a pubblico ser- vizio, è punito con l'amiiienda sino a lire duecento.

CAPO IV.

DEL GETTO E DEL COLLOCAMENTO PERICOLOSO DI COSE.

47 5. Chiuiique getta O versa in luogo di pub- blico transito, O anche in un recinto privato co- mune --a pih famiglie, cose atte ad offendere O iiii- brattare le persone è punito con l'arresto sino a dieci giorni O con l'ammenda sino a lire cento.

476. Chiunque, senza le debite cautele, pone sopra finestre, tetti, terrazzi O altri luoghi consi- mdi O vi appende cose, Che, cadendo, possano offen-

TITOLO 11

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Delle contravv. concernenlz' l'incolumita pubblica. 169

dere O imbrattare le persone, è punito con l'ammenda siio a lire trenta.

Se non si conosca l'aiitore del fatto

,

la pena si applica al conduttore O possessore dell'edifizio, qua- lora egli fosse in grado di inipedire il fatto mede- simo.

CAPO V.

DELLE CONTRAVVENZIONI CONCERNENTI LA CUSTODIA DI PERSONE ALIENATn DI MENTE.

47 7. Chiunque lascia vagare pazzi affidati alla sua custodia, O, quando alla custodia si siano sot- tratti, non ne dà immediato avyiso all'Autorità, è punito con l'aminenda sino a lire duecentocinquanta.

478. Chiunque, senza darne iminediato avviso all'Autorità, O senza ottenerne l'autorizzazione, quando sia prescritta, riceve in custodia yersone a lui dicliia- rate affette da alienazione mentale, ovvero le licenzia, è punito con l'ainmenda da lire cinquanta a cin- quecento; cui pub essere aggiunto, nei casi yih gravi, l'arresto sino ad un mese.

47 9. Alle pene stal~ilite nei precedenti articoli, quando il colpevole sia persona preposta al governo di manicomii O che eserciti l'arte salutare, si ag- giunge la sospensione dal19esercizio della professione

O dell'arte.

CODICE PENALE

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LIBRO III.

CAPO VI.

DELL' OMESSA CUSTODIA E DEL MAL GOVERNO DI ANIMAL1 O DI VEICOLI.

480. Chiunque lascia liberi O non custodisce, con le cautele prescritte dai regolamenti, bestie fe- roci O animali pericolosi, dei quali egli abbia la proprietà O la custodia, e, in caso di animali so- spetti d'idrofobia, non ne dà immediato avviso al- l'Autorità, è punito con l'arresto sino ad un mese.

48 1. Chiunque lascia senza custodia O altri- menti abbandona a sè stessi, in luoghi aperti, ani- mqli da tiro O da corsa sciolti O attaccati; ovvero li guida senza sufficiente capacità, O li affida a persone inesperte; ovvero, per il modo di attaccarli O gui- darli, O con l'aizzarli O spaventarli, espone a peri- col0 l'altrui sicurezza, è punito con l'arresto sino ad un mese.

Se il contravventore sia cocchiere O conduttore vincolato a licenza, si aggiunge la sospensione dal- l'esercizio della professione O dell'arte sino a venti- quattro giorni.

482. Chiunque spinge animali O veicoli nelle vie O nei passeggi pubblici O aperti al pubblico, in modo pericoloso per la sicurezza delle persone O delle cose, è punito con l'ammenda sino a lire cin- quanta ; e, se il contravventore sia cocchiere O con- duttore vincolato a licenza, pud essere aggiunta la sospensione dall'esercizio della professione O dell'arte sino a cluindici giorni.

TITOLO II

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Delle co~ztrnvv. concernenti l'incolut~iitd pu661ica. 171 CAPO VII.

DI ALTRE CONTRAVVENZIONI DI COMUNE PERICOLO.

483. Chiunque, anclie per negligenza O impe- rizia, fa sorgere in qualsiasi modo il peric010 di danni aUe persone O di gravi.danni alle cose è pu- nito con l'ammenda sino a lire duecento O con l'ar- resto sino a venti giorni.

Se il fatto costituisca in pari tenîpo infrazione ai regolamenti in materia di arti, cominerci O in- dustrie, e la legge non disponga altrimenti, la pena è dell'arresto da sei a trenta giori~i e della sospen- sione daU'esercizio della professione O dell'arte sino ad un mese.

TITOLO III.

DELLE CONTRAVVENZIONI CONCERNENTI L A PUBBLICA MORALITÀ.

CAPO 1.

DEI GIUOCHI D' AZZARDO.

484. Chiunque, in luogo publilico O aperto al pubblico, tieiie un giuoco d' azzardo, O presta al- l'uopo il locale, è punito con 1' arresto sino ad un mese, che pu6 estendersi a due mesi in caso di re- cidiva nello stesso reato, e con l'ailimenda rioil in- feriore alle lire cento.

L'arresto è da uno a due mesi, e puh esten- dersi a sei in caso di recidiva nello stesso reato :

1 . O se il fatto sia abituale ;

173. CODICE PENALE

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LIBRO III.

2." se chi tiene il giuoco sia conduttore del pubblico esercizio in cui la contravvenzione è com- messa ; ne1 qual caso si aggiunge la sospensione dal- l'esercizio della professione O dell'arte sina ad un mese.

485. Chiunque, senza avere partecipsto alla contravvenzione preveduta nell' articolo precedente, è côlto rnentre prende parte in un luogo pubblico O

aperto al pubblico ad un giuoco d'azzardo è punito con l'ammenda sino a lire cinquecento.

486. In ogni caso di contravvenzione per giuoco d'azzardo, il danaro esposto ne1 giuoco e gli arnesi od oggetti adoperati O destinati pnr il medesimo

$

confiscano.

487. Per gli effetti della legge penale, si conside- rano g k o c h i cl'azzardo quelli nei quali la vincita O la perdita, a fine di lucro, dipenda interamente O quasi interamente dalla sorte.

P e r le contravvenzioni prevedute negli articoli precedenti si considerano aperti al pubblico anche quei luoghi di ritrovo privato dove si esiga com- penso per l'uso degli arilesi da giuoco O il comodo di giuocare, O dove, anche senza prezzo, si dia ac- cesso a qualunque persona a fine di giuoco.

CAPO II.

DELLA UBBRIACHEZZA. c.

488. Chiunque, in luogo pubblico, è côlto in istato di manifesta ubbriachezza molesta O ripu- gnante è punito con l'ammenda sino a lire trenta.

Se il fatto sia abituale, la pena è dell'arresto sino

TITOLO III

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Delle con&-avv. concerlzelzti la pu661ica ~nwalità. 173

ad un mese ; e il giudice pud ordinare che l'arrest,~

sia scontato in uno dei modi preveduti nell'arti- col0 22.

489. Chiunque, in luogo pubblico O aperto al pubblico, cagiona 1' ubbriachezza altrui, sommi- nistrando a ta1 fine bevande O altre sostanze ine- brianti, ovvero le somministra ad una persona già ebra, è punito con l'arresto sino a dieci giorni.

Se il fatto si commetta verso una persona che non abbia compiuto i quattordici anni, O che sia palesemente in uno stato anormale per debo- lezza O alterazione di mente, la pena è dell'arresto da dieci giorni ad un mese.

Se il contravventore faccia commercio delle be- vande O sostanze inehrianti, si aggiunge la sospen- sione dall'esercizio della professione O dell'arte.

CAPO III.

DEaLI ATTI CONTRARII ALLA DECENZA PUBBLICA.

490. Chiunque, in pubblico, mostra nudità invereconde, ovvero con parole, canti O altri atti offende la pubblica decenza, è punito con l'ar- resto sino ad un mese O con 1' ammenda da lire dieci a trecento.

CAPO IV.

DEI MALTRATTAMENTI DI ANIMALI.

49 1. Chiunque incrudelisce verso animali - O, senza necessità, li maltratta

,

ovvero li costringe

174 CODICE PENALE

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LIBRO III.

a fatiche manifestamente eccessive, è punito con l'ammenda sino a lire cento.

Alla stessa pena soggiace colui il quale, anche per solo fine scientifico O didattico, ma fuori dei luoghi destinati all' insegnamento

,

sottopone animali a esperimenti tali da destare ribrezzo.

I

DELLE BONTRAVVENZTONI CONCERNENT1 TITOLO IV.

LA PUEBLICA TUTELA DELLA PROPRIETÀ.

CAPO 1.

i DEL POSSESSO INGIUSTIFICATO DI OCiGETTI E VALORI.

492. Chiunque, essendo stato condannato per nzendicità, ovvero per furto, rapina, estorsione, ricatto, truffa O ricettazione, è trovato in possesso di danaro od oggetti non confacenti alla sua condi- zione, dei .qiiali non giustifichi la legittima prove- nienza, è punito con l'arresto sino a due mesi.

Se sia côlto in possesso di chiavi alterate O con- traffatte O di strurnenti atti ad aprire O sforzare serrature, dei quali non giustifichi la legittima attuale destinazione, è punito con 1'a.rresto sino a due mesi;

e da due a sei mesi, se il fatto avvenga di notte.

Il danaro e gli oggetti si confiscano.

l

TITOLO IV

-

Delle conzYnvv. concernenti lapubl>lica tutela ecc. 175

CAPO II.

DELL'OMISSIONE DI CAUTELE

NELLE OPERAZIONI DI COhlNERCIO O DI PEGNO.

49 3. Chiunque, senza aver prima accertato la legittima loro provenienza, acquista O riceve in pegno, pagamento O deposito, oggetti, i quali Fer la loro qualità O per la condizione della persona che li offre, O per il prezzo chiesto O accettato, appaiano provenienti da reato, è punito con 1' am- menda; e, se il contravventore sia una delle peraone indicate nell'articolo 492, anche con 1' arresto sino a due mesi.

Va esente da pena colui che provi la legittima provenienza degli oggetti.

494. Chiunque, avendo ricevuto danaro O com- prato O altrimenti avuto cose provenienti da un de- litto, e venendo poi a conoscerne la illegittinia pro- venienza, omette di farne immediata denunzia al- l'Autorità, è punito con l'ammenda non inferiore alle lire trenta, alla qude pub essere aggiunto l'arresto sino a venti giorni.

49 5 . Clîiunque, attendendo al coinmercio O ad operazioni di pegno di cose preziose O di cose usate, non osserva le prescrizioni stabilite dalla legge O dai regolanlenti rispetto a tale commercio O a tali ope- razioni, é punito con l'ammenda sino a lire tïecento;

alla quale, in caso di recidiva ne110 stesso reato, si aggiungono l'arresto sino ad un inese e la sospen- sione dall'esercizio della professione O dell'arte.

176 CODICE PENALE

-

LIBRO III.

CAPO III.

DELLA VENDITA ILLECITA DI CHIAVI E GRIMALDELLI E DELL' ILLECITA APERTURA DI SERRATURE.

4.9 6. 11 fabbro-ferrajo, chiavajuolo O altro ar- tefice, che vende O consegna a chicchessia grimal- delli, O fabbrica per chi non sia il proprietario del luogo O dell'oggetto cui sono destinate, O il rappre- sentante di lui, da esso conosciuto, chiavi di qual- siasi specie sopra i~npronta di cera, O di altri stampi

O rhodelli, è punito con 1' arresto sino a due mesi e con 1' ammenda da lire dieci a cento.

497.

Jl

fabbro-ferrajo, chiavajuolo O altro ar- tefice, il quale apre serrature di qualsiasi specie, per domanda di alcuno, senza prima accertarsi che questi sia il proprietario dei luoghi O degli oggetti i quali si vogliano aprire O il rappresentante di lui, è punito con l'arresto sino a venti giorni e con l'ammenda sino a lire cinquanta.

CAPO IV.

DELLA DETENZIONE ILLECITA DI PESI E MiSURE.

498. L' esercente un pubblico negozio, che ne1 medesimo detiene misure O pesi diversi da quelli

TITOLO IV

-

Delle conCl.nvt~. concernenti ln yu6Z1licn tzcteln #cc. 177

stabiliti dalla legge, 2 punito col1 1' ammenda da lire'dieci a cinquanta; la quale, in caso tli recicliva nello stesso reato, si pub estendeiv a lire cento.

Dafo a I-tov~a, nddi 30 giuyzo 1889.

I N D I C E

LIBRO PRIMO.

DEI REATI E DELLE PENE IN GENERALE.

TITOLO 1. - DELL'APPLICAZIONE DELLA LEGGE PENALE.

Punibilità. Distinzioiîe dei reati

. . .

Art. 1

Efficacia della legge in ordine a l temyo. B 2 Reati commessi ne1 regno

. . .

.

.

» 3 Reati commessi all'estero .

. . . .

» 4

-

5

Estradizione

. . . . .

.

.

.

.

. D O

Leggi particolari. .

. . . . . . .

» 10

TITOLO II. - DELLE PENE.

Specie delle peiîe .

.

.

. .

.

. .

B 11 Ergastolo

. .

. .

. . . .

. .

.

» 12

Recl~isione

. . . . . . . . . .

» 13 Stabiliinenti penitei~ziarii intermedii

.

» 14 Detenzione. .

. . . . .

:

. .

. 9 15 Liberazionecondizionale

. . . . .

» 16, 17

Confino.

. .

.

. . . .

.

.

» 15

Multa

. . . . . . . . .

.

.

. 9 19 Interdizione dai pubblici ufficii .

. . .

» 20

Arresto .

. .

. .

. . . . . . .

» 21, 22

StabiIimenti specinli; case di correzione

e di custoclia .

. .

.

.

.

.

. » 23 Ammenda

. . . . .

. .

. . . .

D 24 Sospensione dall'esercizio di una profes-

sione O di un'arte

. .

.

. .

. . » 25 R i ~ r e n s i o n e gi~idizialc e ilîallcveria di

buona condotta

. . . .

.

.

. » 26, 27 Sottoliosizione alla vigilanza s1)eciale

clcll'hntorita di pubblica s i c u i ~ e z ~ a

.

» 2s Cominisurazioile delle pene

. . .

» 29, 30

180 C O D I C E PENALE.

i'ITOLO III. - DEGLI EFFETTI E DELLA ESECU- Z l O N E DELLE C O N D A N N E PENALI.

Condanna all'ergastolo O alla reclusione Art.

Condarina che toglie l'eligibilitk: esten-

. . .

s i o n e d i t a l e e f f e t t o . )>

Condanna per reati cornmessi con abuso d i UII ufficio, di una professione o di

. . .

un'arte »

'Confisca . . . » Restituzioni e risarcimento dei danni

.

x

. . .

Riparazione pecuniaria P

Spese del procedimento e solidarieth ci- vile f r a condannati . . . »

. . .

Corhputo del carcere preventiro » Decorrenza dell'inlerdizione dai pubblici

i ufficii e della sospensione dall'eser- cizio di oiia professione O di un'arte P

Decorrenza, limitazione e revocazioiie delln vigilariza speciale . . . P

Stampa e affissione delle sentenie di condanna all'ergastolo . . . )>

TITOIAI IV. - DELLA I M P U T A B ~ L ~ T A , E DEI.:.E

C A V S E C H E LA E S C L U D O N O 0 LA D I X [ - NUlSCONO.

Ignoranza della legge

. . .

Volontarieta

. . .

InfermitA di mente . . .

Ubbriachezza . . .

Disposizione della legge e orcline clell'Au- torità, legittima difesa e stato di ne- ceasita . . .

Eccesso scusabile . . .

Provocaaione . . .

Errbore d i persona

. . .

Et& minore

. . .

Sortloniutismo . . . . .

Circostanze attenuanti . . .

Responsabilith dei tfrzi iielle contrav-

venzioni

. . .

Art. GO TlTOLO V.

-

DEI, TENTATIVO.

. . .

T)elitt,o tentato 8 1

. . .

Delitto iiiancato D 62

TITOLO 7'1. - I)EL CONCORSO D I PIU PERSONE IN U N 0 STESSO REATO.

. . .

Correità P 63

. . .

Com~licità >, 64

Circoutanxe persona11 . . . r 6 5

Circostanzeinateriali

. . .

>> 6b

TITOLO VII. - DEL CONCORSO DI REATI E DI PENE.

Concorso di delitti clie importino pene restrittive della liberta personale

.

»

Concorso di contravvenzioni. . . . . )>

Concorso di delitti e di contravvenzioni. >,

Effetti della condaiinn iii cnso di coii-

. . .

corso >>

Ap~licazione dell'iiiteriliaiuiie teiripdi.arieü dai pubblici ufficii c della sospen- sione dall'esercizio di una professione o di nn'arte . . . )>

Applicazione delle pelle 1)eciiniarie . . )>

Reati anteriori O 1)ostei-iori alla coiidaiinti. » Reati connessi . . . n

F a t t o che viola diverse disposizioiii 'di

. . .

leggé »

Reato continuato x

. . . . .

TITOLO VIII.

-

DELLA RECIDIVA.

Recidiva generica e prima recidiva spe-

cifica

. . .

P 8 0 Seconda ed ulteriure recidiva specifica

.

> 8 1

Reati della stessa indole per gli effetti

. . .

della recidiva specifica z, 8 2 , 8 3 Recidiva del condannato all'ergastolo

.

» 8 4

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