DEI DELITTI CONTRO LA FEDE PUBBLICA.
CAPO 1.
256. È punito con la -reclusione da tre a do- clici anni :
,1." chiunque contraffà monete nazionali O stra- n k r e aventi corso legale O conimerciale nello Stato
O fuori;
2." chiunque dtera in qualsiasi modo monete genuiiie, col d u e ad esse 1'a.ppareiiza di un valore superiore ;
3." chiunque, di concerto con colui clie abbia eseguito O sia concorso ad eseguire la contraffazione
O alterazione di monete,'le introduce nello Stato O
le spende O le mette altrimenti in circolazione, ov- vero le procura ad altri a fine di spenderle O di niet- terle altrimenti in circolazione.
Se il valore legale O commerciale rapprejen- tato dalla moneta contraffdtta O alterata sia molto rilevante, la pena B della reclusione da cinque a cluindici anni.
-- Se il valore intrinseco delle iiionete contraf- f'atte sia nguale O superiore a quel10 delle monete
TI.SOLO VI - D e i delitti c o n t ~ o Ici fede pt~liblica. 97
genuiiie, la pena è della reclusione da iino a cinquo aiiiii.
2 5 7. Cliiunciue altercz inonete delle clnalith in- dicata nell'articolo precedeiite sceinandoiie iii qual- siasi rnodo il valore, ovvero, di concerto con clii abbia cosi alterato la moneta, comiiiette alcuno d e i fatti indicati ne1 nunlero 3" del detto articolo è pi^-
nito con la reclusione da uiio a cinque anni.
2 5 8. Cliiunque, senza concerto con chi a l ~ l ~ i a eseguitcl O sia concorso a eseguire la contraffi~zione
O l'alterazione, spende O niette altrinienti in circo- lazione nionete contraffatte O alterate è punito, be trattisi di quelle indicate nell'articolo 256, con la reclusione da uiio a sette anili, e da tre a clieci, ne1 caso preveduto ne1 priiiio capoverso; e, se trattisi di queue iindicate iiell'articolo 257, con ln reclusione da tre a treiita iiiesi.
Se il colpevole abbia ricevuto in buona fede le iiioiiete, la pena è della detenzione sino a sei lueai
O della n~ulta sino a lire duemila.
25 S. Le pene stabilite ne@ articoli precedenti sono diininuite da un sesto ad un terzo, se la fat- sità sia facilmente riconoscibile.
260. Cliiunque fabl~rica O detiene slrumeilti de;tinati esclusivamente alla contraffazione O alte- razioiie di monete è puiito con la reclusione da uno a cinque anni.
26 1. Quando per i delitti preveduti negli arti-
1 nrp çedeuti si annlica la pena della reclusione, sono sempre aggiunte la multa e la sottoposizione
7
CUDICE PENALE
-
LIBRO II.alla vigilanza speciale dell'Autorità di pubblica si- curezza.
262. Va eseiite da pena il colpevole di alcuno dei delitti preveduti negli articoli precedenti, se riesca, prima che 1'Autorità ile abbia notizia, a impedire Ja contraffazione, l'alteimazione O la circolazione delle inonete contraffatte O alterate.
263. Per gli effetti della legge pende, sono pa- rificate alla moneta le carte di pubblico credito.
P e r carte di puOOlico credito s'inteiidono, oltre quelle clie lianno corso legale come nioneta, le carte e cedole al portatore eiiiesse dai Governi e che co- stituiscono titoli negoziabili, e tutte le altre aventi corso legale O commerciale, emesse da istituti auto- rizzati all'emissione.
CAPO II.
DELLA FALSITA IN SIGILLI, BOLLI PUBBLICI E LORO IMPRONTE.
264. Chiunque contraffà il sigillo dello Stato destinato ad essere apposto agli atti del Governo, O fa uso di tale sigillo contraffatto, ancorchè da altri, - è punito con la reclusione da tre a sei m n i e con la multa.
265. Cliiunque contraffà il sigillo di un'Auto- rità dello Stato, di una Provincia, di uii Comune,
O di un istituto Sottoposto per legge alla tutela dello Stato; della Provincia O del Coniune, ovvero di un notaio, O fa uso di tale sigillo contraffatto, ancorchè da altri, è punito con la reclusione da un mese a due anni e con la m~ilta sino a lire inillecinquecento.
TITOI~O VI
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Dei rZcZitti cotzt1.o ZB fctZc pzcblilicn. 992 6 6 . Chiunclue coiitraff5 i bolli, punzoni, marchii o altri struiiienti destinati lîer disposizionc cli legge o del Governo ad una pubblicn certificazioile, ovvero fa uso tli tali strunlenti contraffntti, ancorcllè da altri, è puiiito con la recliisione da nno a cinque anni e con la niulta da lire ciiiqiianta a trenlila.
Allc stesse pene soggiace chi, ilon esseildo concorso iiella contrnffiizioiie, poile il1 vendita oggetti sui quali siasi fatto uso di tletti struiiienti coiitraffatti.
267. Cliiunque contraff5 le sole improiite degli etrumenti indicati nei precedenti articoli, con uii iiiezzo non atto alla riprocluzione e diverso dall'uso degli strunlenti contraffatti, è punito con la ïeclusione da
sei mesi a tre aniii, iiel caso dell'nrticolo 264 ; da nu niese ad un aimo, iiel caso degli articoli '265 e
266: e senipre con la niulta sino a lire niille.
268. Chiunque contraffii. la carta bollato, i fran- cobolli O le iiiarclle da bollo dello Stato è punito con la seclusione da due a cinque anni e con la inulta da lire mille a treniila.
26 9. Chiunqiie contraffà i bolli per la carta bollata, per i frailcobolli O per .le marclie da bolIo, o la cartn filigraiinta per l'applicazione di detti bolli, è punito con la recliisione da sei a trenta mesi e con la multa da lire cinquanta a mille.
270. Cliiiinque fa uso di carta boUata, di marche da bollo O di francobolli contrafhtti, ovvero li pone in vendita O li iiiette altrimenti in circolazione, è pu-
a t t ~
rnulta sino a lire ciilquecento.
100 C O D I C E P E X A L E
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L l B R O II2 7 1. Chiunque, non essendo cvncorso in alcuno dei delitti preveduti negli articoli precedeiiti, cletiene i sigilli O i bolli contraffatti, ovvero gli stïuiiiei~ti destinati esclii3ivaineiit1: alla contraffazioiie, è puiiito con la reclusione da un mese a due anni e con l a multa da lire cinquanta a cinquecento.
272. Chiunque, essendosi procurato i veri si- gilli, bolli, punzoni O marchii indicati ne1 presente capo, ne fa us3 a clanno altrui O a profitto cli sè O di altii, soggiace alle pene stabilite nei precedenti articoli, diminuite da un terzo alla iiietà.
273. Cliiunque contraffa O altera liglietti di stra e ferrate O di altre pubbliclie imprese di tra- spo
d
O, ovvero fa uso di tali biglietti contraffatti s alterati, ancorcliè-
da altri, è punito con la reclu- sione sin3 ad un anno e con la rnulta da lire cin- quanta a mille.274. Chiunque cancella O fa in q ~ a l s i ~ ~ s i iliodo scomparire dai bolli, dai francobolli, dalle iiiarche d a bollo, O dai biglietti di, strade ferrate O di altre pub- bliche imprese di trasporto, i segni appostivi p e r indicare l'uso già fattone, ovvero fa uso di tali og- getti coSi alterati, è punito con la reclusioiie sino a tre inesi e con 1s multa sino a lire cinqueceiito.
CAPO III.
2 7 5 . Il pubblico ufficiale, che, i~ell' -esercizio delle sue funzioiii, forma, in tutto O in parte, un atto falso O altera un atto vero, ove ne possa d e r i v m
TITOLO VI
-
Dei delilti coîzt~.o l n fede pu661icn. 101puhblico O privato iiocuniento, è punito con la re- clusione cla cinque a dotlici anni.
Se l'ntto faccia fede per legge sino n queieln di falso, la recl~isione è da otto a quin~lici anni.
Agli atti 01-iginoli sono equipsrate le copie au- tenticbe ài essi, c~uondo. n noriiin di legge, tcngniio luogo dell' oriaiiide muncante.
27 6. 11 pubblico ufficialc, clie, ricevendo O foi.- mando uil atto nell'esercizio delle sue f~inzioiii, atte- sta coiiie veri e segriiti $ln sun presenza fatti O
dioliiar~xzioni 11011 conforiiii a veiith, od oiiiette O al- tern le dicliiar~zioili da lui ricevute, ove ne possa derirare pubblico O privato nocuiiieiito, è punito con
.
le pene sta1)ilite iiell'a~ticolo precedente.
2 7 7. Il pul~l~lico uffici:de, che, s~ipponenJo un atto pul~hlico, ne siiiiula unn copia e la riluscin in foi*iria legde, ovvero rilascia uiia copia di Lin atto pubblico diversa dall' orij.ina!e, senza clie iliiesto sis stato alterato O soppresso, è piiiiito con ln recl~isione d a Ire a dieci aniii; e, se i' atto sin tra tl~ielli che per leggc fiin110 fede sino a qiierela di f.~lso, la re- clusioiie lion piib essere iiiferioie ai cinclue ailni.
Se la fulbità sin coininessa in un attestuto concer- ncnte il contenuto di atti, ove ne possa durivnre pub- blico O privato nocumento, la pena è della reclusione da uno n cinque aniii.
278. Cliiunque, non essendo pubblico ufficiale, commette nna fdsità in atto pubblico nei nod di in- dicati nell' articolo 275, è punito con b reclusione da tre a dieci anni ; e, se I'atto fnccia fcde per legge
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i 04 CODICE PEXALE
-
LIBRO II.fine di attiihuirli a ~)eri;oiie, O di 1-ifecirli R luoglii O
tenipi cliverai da cluelli per i quali f~irono rilasciati, ovvero falsamente ne fa apparire eseguite le certifi- cazioiii O aileiripiute le coiidizioni richierte per la loro validità ed efficacia ;
3." chiunque fa uso di licenze, passaporti, fogli di via O di soggiorno coiitraffatti O alterat, O li riiiiette ad altri affinchè ne faccia uso.
2 8 6 . Chilinque, ire1 farsi rilasciare licenze, pas- saporti, fogli di vin o di soggioriio, si attribuisce iiei niedesilni falso noiiie O cognoiiie, O fdsa qti. CI l't 1 à, OV- vero coopera con la sua attestazioiie a farli cos1 ri- lasciare, è punito coi1 la reclusione sino a sei mesi e cbn la multa da lire cinquanta a niille.
287. 11 pubblico ufficiale, che, nell'esercizio delle sue fuuzioni, coninlette alcuno dei delitti pre- veduti negli articoli precedenti, O in qualsiasi modo concorre iiell'esecuzione di essi, è puiiito con la re- clusione da sei inesi a tre aniii.
288. Chiunque, essendo per legge obbligato a tenere speciali registri soggetti all'ispezione dell'Auto- rità di pubblica sicurezza, O a fare notificazioni all' Alitorità stessa
,
fispetto alle proprie opera- zioni industriali O professiondi, scrive O lascia scri- vere iiegli uni O nelle altre indicazioni O dati falsi, è pu- nito con la reclusione sino a tre mesi O con la multa da lire cinquanta a mille.289. Il medico, il chirurgo O altro iff fi ci ale di sanità, che rilascia pcr solo favore Lin falso at- testato, destinato a far fede presso l'Autorità, è pu-
nito con la 'ecliisioile siiio a quiildici giorni O con la multa da lire ceiito a niille.
Alla stessa pena soggince chi fa uso del falso at testato.
Se, per effetto dell'attejtato f~ilso, unn persona sana di mente sia aninlessa O trattenuta in un ma- nicomio, O derivi altro grave nocuniento, ln pena è della reclusione da sei mesi a tre anni.
Se il fatt,o sia commesso per danaro O altra utilità, data O lîromessa, per sè O per altri, la pena è della ïeclusioiie da tre mesi a due aniii ; e da due a sette ailni, se l'attestato abbia 1' effetto pre- vediito ne1 precedente capoverso: e in ogiii cnso si aggi~inge la multa da lire trecento a treiiiila.
Alle stesse peiie indicate ne1 precedente capo- verso sogaince clii dà O proinette il daiiaro O altra utilità.
Tutto cih clie siasi dato si confisca.
290. Il publdico ufficiale O altri clie abbia legnle facolth di rilasciare certificati, cluaiido attesti falsaiiieiite in slcuno di essi la biioiia condotta, l'iii- digenzn, O altre circostanze atte a yrocncciare alla persona clii il certificat0 si riferisce la beneficenza O la fiducia plibblica O privata, O il conseguiniento di ufficii o inipieghi pubblici O di favori O di beneficii di legge, O l'esenaione da fiinzioni, servigi od oneri piibblici, è punito con la reclusione sino a quindici giorni O con la mu1t.a da lire cento a milleciiiquecento.
Alla stessa pena sogsiac2 chi $ iiso del falso certificato.
108 CODICE PENALE
-
L I E R 0 II.2 9 7. Chiunque introdlice ne110 Stato per farne coniniercio, pone in vendita, O mette altrinienfi in cimolazione opere rlell'inçegno O prodotti di qualsiasi industria, con nomi, iiiarchii O seçni distintivi con- traffatti O dterati, ovvero con nonii, niarcbii O segni distintivi atti a indurre in inganno il conipratoie sull' origine O sulln qualitir dell'o1)era O del prodotto, è punito con la reclusione da un mese n d ~ i e aniii e con la multn da lire cinquanta a cinqiieniila.
2 9 23. Chiunquc rivela notizie concernenti sco- perte O invenzioni scieiitifiche O applicazioni indu- striali, delle qliali sia venrito a cogiiizione per r g i o n e ilel suo stato od rifficio O della siia professione od afte, e che dovewno riinmere segTete. è puiiito, a qinerela di parte, con la reclusione sino a sei rnesi e con la inulta iiiaggiore tlelle lire ccnto.
Se 1s rivelazione sia fatta a uno strmiero non residente ilel regno O ad un suo agente, la ieclu- sione è da un inese ad un aniio e la iiiulta è supe- riore nlle lire cincluecento.
2 9 S . Chiunque, con violenza o niinaccia, doni, proinesse, collusioni O altri niezzi fraudolenti, irn- peclisce O turba la gara nei pubblici incanti O nelle licitazioni private per corito di pubùliche Animini- strazioiii, ovvero ne allontana gli offerenti, è punito con la reclusione da tre a dodici inesi e con la multa oltre le lire cento.
Se il colpevole sia persona preposta dalla legge
O dall'Autorità agli incanti O alle licitazioni sud- dette, la reclusione è da uno a cinque nniii e la
TITOLO VI
-
D e i d e l i t t i co~ztro ln fetle pzbbblica. 100Colui che Der daiiaro O altra utilità, data O proniessa a lui o ad dtri, si astiene da1 concorrere a detti incanti O licitazioni è punito con 12 reclu- sione siuo a sei mesi O con l a miilta da lire cento a duemila.
CAPO 1.
DELL'INCENDIO, DELLA INONDAZIONE, DELLA SOnlnlERSIONE E III ALTRI DELITTI Dl COïJIUNE FERICOLO.
300. Cl~iunque appicca il fuoco a un edifizio o a costruaioni di qualsiasi natura, a prodotti del su010 non ancora staccati, ovveio ad id.alassi O del>ositi di materie cornbustibiii, è punito con la re- clusioile da tre a sette anni.
L a reclusione è da cinque a dieci anni, se il fuoco sis appiccato a edifizii destinati all' abihzione ovvero a edifizii pubNici O destinati a uso pub- )>lice, a scopo & pubblica utilità o all' esercizio di
u n culte, ovvero a opifizii industriab, a depositi di merci o a sorgenti O depositi di niaterie infiam- inahili O esplosive, a cantieri, a veicoli di strade ferrate, a cave, a miniere o a foreste.
301. Cbiuiique, a fine di distruggere in tutto
O in parte edifizii O cose iridicate nell'articolo pre- cedente, colloca O fa esploùere mine, tsrpedini O altre opere O macchine esplodeiiti, ovvero colloca O ninltx non interiore alle lire cinqiiecento.
110 CODICE P E N A L E - L I R R O II.
accende niaterie infiamninhili atte a produrre tale effetto, soggiace alle pene ivi rispettivaniente staliilite.
302. Chiunquz cagiona un' inondaaione è pu- n i t ~ con ln reclusione da tra a dieci anni.
303. Chiunque, roinpendo argini O dighe, O
altre opere destinate a coinuiie difesa coiitro le acque
O a coiiiune iiyaro da infortunii, fa sorgere il pe- ricolo di un' iiiondaeione O di dti-O disastro, è pu- iiito con la reclusione da uno a cinque anni.
Se da1 fatto derivi 1' inondaaioiie O altro di- sastro, si applica la disposizione dell'articolo prece- dente.
304. Chiiinque appicca il fuoco a navi O edi- fizii natanti di qualsiasi genere, ovvero ne cagiona la sommersione O il naufrgio, è puiiito con la re- clusione da ire a dieci anni.
305. Quaiido alcuno dei fatti preveduti negli articoli precedenli sia comineiso su opere, edifizii O
depositi militari. arsenali, opifizii O navi del10 Stato, la reclusione è da sette a quindici anni.
306. Chiunque, distruggendo, rimovendo O fa- cendo inancaie in qualsiasi iiiodo le lanterne O
altri segnali, O adoperando falsi segnali O altri ar- tifizii, fa sorgere il pericolo di naufrdgio, & punito con la reclusione da uno a cinqlie anni.
Qualora segua la sonimersione O il naufragio di una nave, si applicano, secondo i casi, le disposizioni dei due articoli precedenti.
307. Chiunque, per iiiipedire l'estinzione di un incendio O le opere di difesa contro un'inondazione,
TITOLO VIX
-
Dei delitti contro l'incoluinita pu661ica. 111una soniiiiersione od un naufragio, sottrae, occulta
O rende inservibili materiali, apparecchi O altri niezzi destinati all'eatinzione O alla difesa, è punito con l a reclusione da uno a cinque anni.
308. Le disposizioni de$ articoli da1 300 al 305 si applicaiin anrlin a colui che. coniiiiettendo su edi- fizii O cose di sua proprieth alcuno dei f~itti preveduti iiegli articoli niedesirni, daiineggia O espone a. pericolo perione,. O cose altrui della specie indicata nei detti articoli.
Se il fatto sia diretto al fine preveduto nell'ar- ticolo 414, la pena è auinent- ta da un sesto ad un
terzo.
30 9. Quando alc~ino dei fatti preveduti iiegli articoli precedenti al,bia proclotto pericolo per la vita delle persone, la pena in essi staljilita è aunientata della nietà.
3 10. Nei casi preveduti negli articoli pre- cedenti, se l a cosa sis di lieve entità e non sia stata esposta a daiino alcun'altra cosa O a pericolo alcuna periona, in vece delle disposizioni contenute negli stessi articoli si applicano quelle dell'articolo 424.
3 1 1. Chiuiique, per imprudenza O negligenza,
O per imperizia nella propria arte O professione, O
per inosservanza di regolamenti, ordini O discipline, cagiona un incendio od un' esplosione, uii' inonda- zione, una sommersione od un naufragio, una rovina
O altro disastro di comune pericolo, è puiiito con la detenzione sino a trenta mesi e con la iiiulta sino
a lire mille.
112 CODICE P E N A L E - L I B R O il.
Se dal fatto derivi pericolo per la vita delle persone, la detenzione è da sei mesi a cinque anni e la riiulta da lire treceiito a tremila ; e, se derivi la inorte di alcuno, la detenzione è da uno a dieci aniii e la inulta è superiore alle lire mille.
CAPO II.
D E I D E L I T T I C O N T R O L A S I C U R E Z Z A D E I BlEZZI D I T R A S P O I I T O O D I COMUNICAZIONE.
3 12. Chilinque, ponendo oggetti sopra una strada ferrata, O cliiudendo O aprendo le coriiuni- cazioni dei hinarii, O facrndo segilali falsi, O in quakiasi altro iiiodo fa sorgere il pericolo di un di- sastro, è punito con la reclusione da uno a cinque a
anni.
Se il disastro wvenga, la pena è della reclu- sione da cinque a quindici aiirii.
3 1 3. Chiunque danneggia una strada ferrata,
O le iiiaccliine, i veicoli, gli struiuenti O altri og- O*e tti o apparecciii che servono all'esercizio di essa,
i3
è punito con la reclusione da uii niese a cinque anni.
Alla stessa pena soggiace chi lancia corpi con- tundenti O projettili contro convogli in corso.
3 14. Cliiunque, per imprudenza O iiegligenza,
O Pei imperizia nella propria arte O professione, O per inosservanza di regolanienti, ordini O discipline, fa sor- gere il pericolo di un disastro sulle strade ferrate, è punito con la detenzioiie da tre a treiita mesi e con la multa da lire cinquanta a tremila ; e con la de-
TITOLO VII
-
Dei delitti contî-O l'incolurnità pubblica 113tenzione da due a dieci anni e con la multa superiore alle lire tremila, se il disastro avvenga.
3 15. Cliiunque danneggia le macchine, gli ap- parecchi O i fili telegrafici, O cagiona la dispersione delle correnti, O in clualsiasi altro modo interrompe il servizio dei telegrafi, è punit0 con la reclusione da un mese ZL ciriqua iinni,
3 16. P e r gli effetti della legge penale, alle strade ferrate orilinarie è equiparata ogni altra strada armata con rotaje nietalliche ed esercitata col vnpore
O con qnalsiasi inotore meccanico.
P e r gli stessi effetti, sono equiparati LU telegrafi i telefoni clestiiiati ad un servizio pubblico.
3 17. Fiiori clei casi indicati iiegli articoli precedenti, chiunque, in clualsiasi modo, distrugge, in tutto O in parte, O rende altrimenti inservibili vie od opere destinate alle pubbliclie comunicazioni per terra O per iicclua, ovvero riniuove, a td fine, gli oggetti destiiiati alla sicurezzii delle medesime, è punit0 con la reclusione da tre mesi a ciiiqoe anni;
e da tre a dodici anni, se il fatto procluc,z pericolo per la vita delle persone.
CAPO III.
D E I D E L I T T I C O N T R O L A SANITA E D ALIEilENTAZlONE P U B B L I C A .
3 18. Cliinnrlue, corrompendo O avvelenando acque potabili ci'oso coniline O sostaiize destinate alla pubblica alimentazioiie, pone in pei-icolo la salute delle persone è punito coi1 ln reclusione da tre a dieci
114 CODICE PENALE
-
LIBRO II.31
S.
Chiunque contraB O adultera in modo pericoloso alla salute sostanze alimentari O medici- nali O altre cose destinate a essere poste in com- iilercio, ovvero pone in vendita O mette altrinlenti in commercio tali sostanze O cose contraffatte O adul- terate, é punito con la reclusione da un mese a cinque anni e con la multa da lire centowa cinquemila.320. Chiunque pone in vendita sostanze ali- mentari O altre cose non contraflatte nè adulterate, ma pericolose per la salute, senza che questo pericolo sia noto al compratore, è punito con la reclusione sino a sei mesi e con la multa da lire cento a tremila
32 1. Chiunque, essendo autorizzato alla ven- dita di sostanze medicinali, le somministra in ispecie, qualità O quantità non corrispondente alle ordina- zioni mediche, O diversa da quella dichiarata O pat- tuita, è punito con la reclusione sino ad un anno
e con la multa da lire cinquanta a cinquecento.
322. Chiunque pone in vendita O mette al- trimenti in cominercio come genuine sostanze alimen- tari ilon genuine, ma non pericolose per la salute, è punito con la reclusione sino ad un niese e con la multa da lire cinquanta a cinquecento.
323. Quando alcuno dei fatti preveduti nei pre- cedenti articoli sia commesso per imprudenza O ne- gligenza, O per imperizia nella propria arte O pro- fessione, O per inosservanza di regolainenti, ordini
O . discipline, il colpevole è punito :
1." m h ~ $ t t w ~ d ~ ~
e con la multa sino a lire mille, ne1 caso preveduto nell'articolo 3 18 ;
TITULO VII - Dei clelitli co~elro I ' i ~ ~ c o I ~ ~ r ~ i ~ C i pubblicn. 115
2." con la detenzione sino a tre mesi e con la multa sinv a lire cinquecento, nei casi preveduti nell'ar t icolo 3 19 ;
3." coi1 la detenzione sino ad un illese O con la nlul ta siilo a lire cento, nei casi preveduti negli ar- ticoli 320 e 32l.
324. Quando alcuno dei fatti preveduti ne$
articoli precedenti produca pericolo per la vita delle perdone, le pene ivi stabilite sono aumentate della metà.
325. Quando il colpevole di alcuno dei de- litti p ~ v e d u t i negli articoli 319, 320 e 322 com- iiietta il fatto czbusanclo di una professione sanitaria
O di un'altra professione O arte soggetta a vigilanza yer ragione di sanità piibblica, la pena è :
1." della reclusione da sei mesi a sei anni e della nlulta noil inferiore a lire cento, ne1 caso pre- veduto nell'articolo 3 19;
2." clella reclusivne da tre niesi ad un anno e della multa da lire ciïicluecento a cinquemila, ne1 cas0 prevediito nell'articolo 320 ;
3." della reclusioïie da uno a sei niesi e della multa da lire diiecento a iilille, ne1 caso preveduto nell'articolo 322.
L:L condanïia pei- alcuno dei delitti preveduti negli articoli precedenti ha seinpre per effetto la sospensione dall'esercizio della professione O dell'arte, che abbia servito cli mezzo a comnietterlo, per un kemp pari a quelbo della reclusione O clella deten- zione che è inflitt;~.