Tratto da
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Si guarda e non si vede: si chiama "uniforme". Si ascolta e non si sente: si chiama "infrequente". Si tocca e non si afferra: si chiama "sottile".
Queste tre cose non si possono esaminare perché, confuse insieme, formano una cosa sola.
Il suo sorgere non illumina, il suo tramontare non oscura. Formando una linea ininterrotta non nominabile, ritorna
all'indeterminato. Questo si chiama "forma del senza forma", "immagine dell'indeterminato"; questo si chiama "caos".
Andandole incontro non se ne vede la faccia, seguendola non se ne vede il dorso.
si può conoscere l'origine antica. Questo si chiama il filo conduttore della via.
15
Coloro che nell'antichità erano buoni maestri erano elusivi, sottili, profondi e penetranti. Tanto profondi, che non possiamo capirli. Ora, poiché non possiamo capirli, possiamo soltanto sforzarci di descrivere il loro portamento.
Quanto erano esitanti! come chi, d'inverno, guada un fiume. Quanto erano circospetti! come chi temi i propri vicini. Quanto erano riservati! come un invitato.
Quanto erano instabili! come il ghiaccio che sta per sciogliersi. Quanto erano solidi! come legname grezzo.
Quanto erano ampi! come una valle.
Quanto erano torbidi! come acqua limacciosa.
Chi può purificare lentamente l'acqua torbida mediante la quiete? Chi può alla fine produrre lentamente la pace con il movimento? Coloro che mantenevano questa via non desideravano essere colmati. Ora, proprio perché non erano colmati, potevano consumarsi: erano perfetti senza rinnovarsi.
16
Porta il vuoto all'estremo, conserva una calma imperturbabile. Tutte le creature si agitano insieme: io contemplo il loro ritorno. Infatti, le creature fioriscono, poi ciascuna ritorna alla propria radice. Tornare alla propria radice si chiama "quiete".
comprensivo, è grande; essendo grande, è simile alla vita; essendo simile alla via, dura a lungo; per tutta la vita non è in pericolo.
17
Nella più lontana antichità, non si sapeva nemmeno che c'era;
nell'epoca successiva, era amato e lodato; in quella successiva, era temuto; in quella successiva, disprezzato. Se la fiducia non è
sufficiente, c'è sfiducia.
Quanto erano distanti, di poche parole.
A lavoro compiuto, ad affare concluso, le cento famiglie dicevano tutte: "L'abbiamo fatto da noi".
18
Quando la grande via venne abbandonata, ci furono umanità e giustizia.
Quando apparvero ingegno e conoscenza, ci fu la grande civilizzazione.
Quando nella famiglia venne meno l'armonia, ci fu la pietà filiale. Quando la nazione sprofondò nel disordine, ci furono i ministri fedeli.
Commenti e note critiche:
"La via che si può considerare la via": nell'espressione cinese, dao ke dao, il secondo dao (tao) [nota di Lunaria: la seconda dao-tao,
14) Le tre parole che designano la qualità del Tao (yi, xi, wei) vengono tradotte con "incolore, invisibile", "afono, inaudibile", "sottile, impalpabile". Il termine yi ricorre solo in altri due passi, sempre associato alla Via e con il significato di "piano,
pianeggiante".
Si tenga presente che questi termini, comunque, sono di difficile traduzione.
15) "come chi teme i propri vicini", cioè le famiglie che vivono su quattro lotti di terra confinanti.
"non desiderare di essere colmati", essere colmi è una situazione che non si può mantenere a lungo.
"potevano consumarsi", erano perfetti senza rinnovarsi: si potrebbe intendere che potevano invecchiare, perché erano perfetti senza cercare di ringiovanirsi.
16) Restituire il mandato, fu ming, significa aver assolto completamente il compito assegnato dal destino.
17) Si ritiene che l'argomento di questo capitolo sia la relazione fra il principe e i sudditi, ma secondo altre interpretazioni si